Archivio storico provinciale

Rocca dei rettoriAgli inizi del Novecento la normativa prevedeva un archivio statale, alle dipendenze del Ministero dell’interno, in ogni capoluogo di provincia, la quale doveva provvedere a gran parte delle spese (locali, scaffalature ecc.) per il suo funzionamento.

Ma, come sappiamo, la Provincia di Benevento non era riuscita, in cinquant’anni, a creare le condizioni per consentirne l’istituzione.

E allora delibera la creazione di un archivio storico provinciale, del quale può così decidere, autonomamente, struttura, personale e direttore.

Quest’ultimo, perciò, non dovrà avere i requisiti e le competenze previsti (non l’archivista abilissimo
auspicato da Torre nel 1861), ma – come riporta la relazione firmata da Almerico Meomartini, Nazzareno Cosentini e Armando Ungaro – dovrà essere “un uomo geniale, di mente eletta, di cultura vasta, che abbia l’amore di questi nostri luoghi e delle loro nobili tradizioni, che abbia il fascino dei sacerdoti dell’ideale, che sia al di sopra e al di fuori delle basse competizioni, delle volgari cupidigie, e che faccia vibrare il cuore di tutti per la nobiltà e la purezza della sua vita”.

Mentre la finalità  dell’Archivio dovrà essere principalmente quella di “raccogliere dai privati, nonché dagli archivi municipali, tutto questo ricco materiale, ed assicurarlo al patrimonio degli studiosi”. (maggiori infomazioni)

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