Compiti e funzioni

Compattatori per la conservazione dei documenti
Compito fondamentale di un Archivio di Stato – ufficio periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, presente in ogni capoluogo di provincia - è la conservazione della documentazione statale del territorio: gli archivi degli stati preunitari, degli uffici periferici dello Stato relativamente agli affari esauriti da oltre trent’anni; gli atti dei notai la cui attività è cessata da più di cento anni; quelli dei monasteri soppressi e tutti gli altri archivi e singoli documenti (anche privati) che siano stati donati o depositati nell’Archivio di Stato. Tale compito, però, non si esaurisce nel garantire la sola conservazione in condizioni microclimatiche adeguate della documentazione.

Sala studioEssa, infatti, è strettamente collegata alla fruizione che, a sua volta, è possibile solo dopo lo studio, il riordinamento, l’inventariazione e la creazione di strumenti di ricerca. Sono questi che permettono agli utenti, anche con l’assistenza degli archivisti, di orientarsi tra i fondi conservati.

Commissioni di vigilanzaAltro compito basilare è la sorveglianza sugli archivi degli organi periferici dello Stato, che si attua attraverso apposite commissioni, istituite presso ogni ufficio statale della provincia. L’attività delle commissioni di sorveglianza è finalizzata a garantire la corretta tenuta degli archivi correnti e di deposito, la conservazione della documentazione che ha un interesse storico-archivistico, l’elaborazione delle proposte di scarto e i versamenti all’Archivio di Stato.

promozioneInfine, è compito fondamentale dell’Archivio la promozione e la valorizzazione della documentazione conservata, in quanto fonte imprescindibile per la ricostruzione della storia, delle tradizioni, dell’identità di ogni territorio.