Notai
Estremi cronologici: 1401-1914
Consistenza: 23151 voll. e filze contenuti in bb.
Versamenti dell'Archivio Notarile ditrettuale di Benevento del 9 dicembre 1954, 10 ottobre 1960, 12 marzo 1969 e 20 novembre 2001, 22 novembre 2013 e 29 marzo 2016.
Versamento del soppresso Archivio notarile mandamentale di Castelfranco in Miscano (2 voll.) del 6 giugno 1966.
I Notai
L’istituzione dell’archivio notarile in Benevento può essere fatta risalire al 1587, anno in cui Goffredo Lomellino, commissario generale della Camera apostolica, detta le norme per la formazione dell’archivio delle scritture pubbliche redatte dai notai defunti, scritture fino ad allora conservate presso altri notai o presso gli eredi.
I protocolli dei notai defunti si concentrano così progressivamente nell’archivio comunale per poi confluire unitamente a quelli degli altri comuni provenienti dalle province di Principato Ultra, Terra di lavoro, Capitanata e Molise, nell’archivio notarile istituito il 20 giugno 1861 e ospitato prima nel collegio dei padri scolopi e poi nel palazzo di proprietà della famiglia Pacca.
Il versamento degli atti notarili agli archivi di Stato, previsto come possibilità dal r.d. 10 settembre 1914 e sancito come norma dalla legge 22 dicembre 1939 n. 2006, trova applicazione per Benevento solo nel 1954, quando viene istituita la Sezione di archivio di Stato, che ha la sua prima sede nello stesso palazzo Pacca che ha fino ad allora ospitato l’archivio notarile.
L’art. 41 del codice dei beni culturali e del paesaggio, riprendendo i termini fissati dalla legge 17 maggio 1952 n. 629, stabilisce l’obbligo per gli archivi notarili di versare agli archivi di Stato gli atti notarili ricevuti dai notai che cessarono l’esercizio professio-nale anteriormente all’ultimo centennio.
Oggi l’Archivio di Stato di Benevento conserva un complesso documentario che va dal 1401 al 1910, per un totale di più di ventimila volumi.
Come mezzo di corredo è disponibile un elenco ordinato cronologicamente delle schede notarili, corredato da indici onomastico e per piazza.
Al fine di potersi orientare in una documentazione di grande ricchezza e complessità, che copre cinque secoli di vita cittadina, ma che ha bisogno di punti di accesso da cui iniziare a navigare attraverso i rimandi che gli atti notarili contengono, sono stati compilati dei repertori e tra questi un’utilità particolare dimostra la schedatura - integrata dalla riproduzione digitale - dei disegni contenuti nei protocolli dei notai beneventani tra XVII e XIX secolo.
Strumenti di ricerca
Pagine correlate
Iconografia sacra nei protocolli notarili
Il territorio di Benevento negli atti dei suoi notai.